Il “NUDO” come ricerca, silenziosa, attenta, di piccole verità, semplici, ma non banali.
Universalizzate proprio dalla loro quotidianità.In un percorso artistico, dall’immaginato al reale, che trova strumenti adeguati nel disegno, nell’utilizzo dei colori, della luce, dell’oscurità, da cui emergono figure d’apparenza concreta, solide, con dentro, tuttavia, la fragilità dell’inconscio, l’insicurezza del sogno, in cui son nate.
Un “PERCORSO”, dall’irrazionale al logico, dal nebuloso all’esplicito, che non è mai banale o superficiale e che trova, nei titoli dei lavori, una comprensibilità significativa: “sonno di luce”, “profili”, “allo specchio”, “attesa”, “riflessi”, “dopo il sogno”, “contorni”, “il rosso e il nero”, “nudo arlecchino”…
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